domenica 17 marzo 2024

Leopardi e la Natura

Come tutti sanno, Giacomo Leopardi era un pessimista ed incolpava 'madre natura' del dolore e delle sofferenze che la vita causava agli uomini.
La sua abilità poetica, però, era talmente grande che anche quando esprimeva questi concetti lo faceva con una leggerezza ed una scorrevolezza tali, da acquistare una certa dolcezza.
Per questo, ho provato a fare un piccolo florilegio di alcuni passi sull'argomento NATURA, in modo da lasciare a voi ogni migliore valutazione.
LUMEN



Da: SOPRA UN BASSO RILIEVO ANTICO SEPOLCRALE

Madre temuta e pianta
dal nascer giá dell’animal famiglia,
NATURA, illaudabil maraviglia,
che per uccider partorisci e nutri,
se danno è del mortale
immaturo perir, come il consenti
in quei capi innocenti?
Se [è] ben, perché funesta,
perché sovra ogni male
a chi si parte, a chi rimane in vita,
inconsolabil fai tal dipartita?
(…)
Come, ahi, come, o NATURA, il cor ti soffre
di strappar dalle braccia
all’amico l’amico,
al fratello il fratello,
la prole al genitore,
all’amante l’amore: e, l’uno estinto,
l’altro in vita serbar? Come potesti
far necessario in noi
tanto dolor, che sopravviva amando
al mortale il mortal? Ma da NATURA
altro negli atti suoi
che nostro male o nostro ben si cura.


Da: IL TRAMONTO DELLA LUNA

Tal si dilegua, e tale
lascia l’età mortale
la giovinezza. In fuga
van l’ombre e le sembianze
dei dilettosi inganni; e vengon meno
le lontane speranze,
ove s’appoggia la mortal NATURA.
Abbandonata, oscura
resta la vita. In lei porgendo il guardo,
cerca il confuso viatore invano
del cammin lungo che avanzar si sente
meta o ragione; e vede
che a se l’umana sede,
esso a lei, veramente è fatto estrano.


Da LA GINESTRA

Ma dá la colpa a quella
che veramente è rea, che de’ mortali
madre è di parto e di voler matrigna.
Costei chiama inimica;
(...)
Cosí, dell’uomo ignara e dell’etadi
ch’ei chiama antiche, e del seguir che fanno
dopo gli avi i nepoti,
sta NATURA ognor verde, anzi procede
per sí lungo cammino
che sembra star.


Da LE RICORDANZE

Chi rimembrar vi può senza sospiri,
o primo entrar di giovinezza, o giorni
vezzosi, inenarrabili, allor quando
al rapito mortal primieramente
sorridon le donzelle; a gara intorno
ogni cosa sorride; invidia tace,
non desta ancora ovver benigna; e quasi
(inusitata maraviglia!) il mondo
la destra soccorrevole gli porge,
scusa gli errori suoi, festeggia il novo
suo venir nella vita, ed inchinando
mostra che per signor l’accolga e chiami?
Fugaci giorni! a somigliar d’un lampo
son dileguati.


da CANTO NOTTURNO DI UN PASTORE ERRANTE PER L'ASIA

Nasce l’uomo a fatica,
ed è rischio di morte il nascimento.
Prova pena e tormento
per prima cosa; e in sul principio stesso
la madre e il genitore
il prende a consolar dell’esser nato.
Poi che crescendo viene,
l’uno e l’altro il sostiene, e via pur sempre
con atti e con parole
studiasi fargli core,
e consolarlo dell’umano stato:
altro ufficio piú grato
non si fa da parenti alla lor prole.
Ma perché dare al sole,
perché reggere in vita
chi poi di quella consolar convenga?
Se la vita è sventura,
perché da noi si dura?


Da: IL TRAMONTO DELLA LUNA

Troppo felice e lieta
nostra misera sorte
parve lassù, se il giovanile stato,
dove ogni ben di mille pene è frutto,
durasse tutto della vita il corso.
Troppo mite decreto
quel che sentenzia ogni animale a morte,
s'anco mezza la via
lor non si desse in pria
della terribil morte assai più dura.
D'intelletti immortali
degno trovato, estremo
di tutti i mali, ritrovàr gli eterni
la vecchiezza, ove fosse
incolume il desio, la speme estinta,
secche le fonti del piacer, le pene
maggiori sempre, e non più dato il bene.


Da: LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA

O NATURA cortese,
son questi i doni tuoi,
questi i diletti sono
che tu porgi ai mortali. Uscir di pena
è diletto fra noi.
Pene tu spargi a larga mano; il duolo
spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto
che per mostro e miracolo talvolta
nasce d’affanno, è gran guadagno. Umana
prole cara agli eterni! Assai felice
se respirar ti lice
d’alcun dolor: beata
se te d’ogni dolor morte risana.


Da: A SILVIA

Quando sovviemmi di cotanta speme,
un affetto mi preme
acerbo e sconsolato,
e tornami a doler di mia sventura.
O NATURA, o natura,
perchè non rendi poi
quel che prometti allor? Perchè di tanto
inganni i figli tuoi?

domenica 10 marzo 2024

Pensierini – LXVIII

PIRAMIDE DI MASLOW
Secondo la teoria psicologica denominata 'piramide di Maslow' (dal nome del suo ideatore) i bisogni umani possono essere organizzati secondo una struttura gerarchica, che va dalle necessità fondamentali a quelle più elevate.
I cinque gradini della piramide sarebbero i seguenti:
1= bisogni fisiologici (respiro, cibo, acqua, sonno, metabolismo)
2= bisogni di sicurezza (stabilità, salute, famiglia, occupazione)
3= bisogni di appartenenza (amicizia, affetto, intimità)
4= bisogni di stima (autostima, autocontrollo, rispetto reciproco)
5= bisogni di auto-realizzazione (moralità, creatività, accettazione).
La teoria (elaborata alla metà del '900) ha avuto un notevole successo ed è stata utilizzata spesso nel settore del marketing.
A mio avviso, però, risulta eccessiva, in quanto i bisogni umani si possono dividere in due semplici categorie:
1= I bisogni materiali: cibo, acqua, riparo, salute, sesso.
2= i bisogni psicologici: qualcuno di cui fidarsi e senso di superiorità.
La differenza tra le due categorie è notevole, perchè mentre i primi possono essere soddisfatti da una attenta pianificazione sociale, per i secondi le cose sono molto più complicate.
LUMEN


PATRIARCATO
Il patriarcato, che ha dominato la società occidentale per secoli (ed è tuttora vivo e vegeto in larghe parti del mondo) era strettamente connesso con le esigenze economiche dell'epoca.
La sua struttura, infatti, era la più efficiente per gestire un'economia prevalentemente rurale, con una limitata ricchezza sociale e la necessità di ottimizzare le poche risorse disponibili.
Quando è cambiata la struttura economica della società e, con l'avvento della produzione industriale, è aumentata la ricchezza disponibile, sono cambiati anche i ruoli tra le generazioni ed i rapporti tra i sessi.
Questo, peraltro, è avvenuto sia nel bene che nel male, perché nessuna variazione sociale è sempre solo positiva o solo negativa.
LUMEN


VERITA' MUTABILI
Come noto, i cattolici tradizionalisti hanno il dente avvelenato con l'attuale Papa Francesco, a causa delle sue eccessive aperture alla modernità; aperture che considerano ingiustificate, in quanto i dogmi e le verità della Chiesa, per loro natura (divina), non possono che essere fissi ed immutabili.
L'argomentazione, da un punto di vista logico (o meglio teo-logico), appare corretta, ma i tradizionalisti dimostrano di non conoscere bene la storia.
Perchè è già avvenuto più volte che la Chiesa, nella sua storia millenaria, abbia dovuto cambiare le proprie posizioni, per adeguarsi al mutare dei tempi; solo che l'ha sempre fatto in modo così lento e sottile da non darne quasi l'impressione.
Quindi se una colpa può essere ascritta a Papa Bergoglio non è quella di aver fatto dei cambiamenti, ma di averli fatti troppo in fretta.
LUMEN


SOCIETA' MISTE
La storia ci insegna che tutte le società 'miste', ovvero multi-etniche o multi-culturali, hanno dovuto affrontare delle notevoli difficoltà di convivenza.
Ma c'è una differenza importante: che una società multi-etnica, se gestita dal potere con intelligenza (e pur con alcune difficoltà) può funzionare comunque, se c'è un collante forte, come quello religioso (nel senso di religione unica).
Mentre una società multi-culturale non potrà mai funzionare bene e può dirigersi solo verso il caos.
Con buona pace di tutte le persone di buona volontà che, animate dalle migliori intenzioni, cercano ugualmente di provarci.
LUMEN


IPOCRISIA
Dunque, secondo la legge italiana (ma anche di altre nazioni) l'esercizio della prostituzione è lecito, ma sua organizzazione è un reato.
Similmente, l'assunzione di sostanze stupefacenti è una pratica lecita, ma il suo commercio è un reato.
A me sembra il trionfo dell'ipocrisia. Ed anche un bell'aiuto (involontario, certo) alla malavita, che ne può ricavare le sue attività più lucrative.
A conferma che le buone intenzioni, da sole, non bastano per far fare delle buone leggi.
LUMEN


UOMINI E ANIMALI
Noi esseri umani non siamo – dal punto di vista etico - né migliori né peggiori degli altri animali: siamo solo terribilmente più efficienti (grazie al nostro cervello più complesso e sviluppato).
Per questo possiamo raggiungere livelli superiori a loro, sia nel bene che nel male; ma si tratta solo di una differenza quantitativa, non qualitativa.
LUMEN

domenica 3 marzo 2024

Modalità aereo

La sensibilità ecologica e la difesa dell'ambiente hanno sicuramente bisogno di personaggi di riferimento, meglio se famosi; ma cosa pensare quando il comportamento pratico di queste persone - a cominciare dai lunghi viaggi aerei - risulta dannoso per l'ambiente e, quindi, finisce per contraddire il messaggio che si vuole trasmettere ?
Ce ne parla Gaia Baracetti in questo pezzo appassionato, scritto per il sito americano The Overpopulation Projet (traduzione di Google).
LUMEN


<< C'è una forma di consumo eccessivo che non è riconosciuta come tale: i viaggi. Nessuno arriva in questo sito per vantarsi di una nuova auto o di una borsa di design, ma ci sono stati un paio di articoli ed e-mail private (...), in cui il viaggio è stato discusso come un piacere personale, non importa quanto lontano o frequente, o anche come un fatto positivo, come un modo per conoscere personalmente la difficile situazione in cui si trova il nostro pianeta.

Ma il fabbisogno energetico e infrastrutturale dei viaggi è gigantesco, per non parlare della conversione di habitat selvaggi in località turistiche, sia per le masse che per pochi fortunati, e persino lo spostamento delle popolazioni autoctone o la concorrenza con le loro attività economiche tradizionali.

Non solo il volo di per sé (lo sappiamo già tutti), ma il turismo e qualsiasi tipo di viaggio in quanto tale è uno dei maggiori inquinatori, dei maggiori consumatori di risorse e dei maggiori fattori di perdita di habitat, in cui l’umanità è impegnata ( e sì, questo include “ecoturismo”).

Ed è sorprendentemente elitario. Ciò potrebbe sembrare difficile da credere dal punto di vista di un cittadino benestante di un paese ricco per il quale una vacanza è una ricorrenza regolare e un diritto umano, ma la maggior parte degli esseri umani che vivono oggi sul pianeta non prendono mai un aereo, e molti viaggiano molto poco e solo localmente, spesso semplicemente a piedi. (...)

A differenza delle attività “cattive” comunemente individuate, come i soliti colpevoli di mangiare carne o bruciare qualcosa, viaggiare per piacere non è necessario per la sopravvivenza ed è esclusivo.

Il negazionismo climatico è una tattica disonesta utilizzata dalla lobby dei combustibili fossili e dai suoi alleati per proteggere i propri profitti, ma c’è un altro discorso, più insidioso, che scoraggia le persone dal sostenere buone politiche climatiche o ambientali: sottolineare l’ipocrisia degli ambientalisti di alto profilo.

La maggior parte degli attivisti per l'azione per il clima sono ipocriti. Ricordo la prima volta che ho avuto questa impressione: era con An Inconvenient Truth di Al Gore : perché questo ragazzo va in giro in un SUV ? Sembra che sia passato molto tempo e da allora le cose sono peggiorate moltissimo.

Da Bill Gates alla famiglia reale britannica, alle celebrità minori che segnalano virtù, sembra che chiunque ci dica, oggi, che dobbiamo fermare il cambiamento climatico, smettere di bruciare combustibili fossili, smettere di mangiare carne o salvare gli elefanti viva in un una villa, possiede un'isola o utilizza jet privati ​​per aggirare il traffico.

Le persone lo hanno capito rapidamente: non siamo stupidi e la maggior parte di noi aspetta solo scuse per non essere bravo quando ci costa qualcosa. E quale scusa migliore per non fare nulla se non rendersi conto che le persone che ti dicono di fermare questo e quello, in realtà non lo stanno facendo da sole?

Quando si parla di ambiente ho sentito questo argomento tantissime volte (…): “se il cambiamento climatico è un problema così urgente, perché gli scienziati prendono così tanti voli inquinanti per raccontarlo a noi e agli altri?" (…)

Che senso ha spendere enormi quantità di risorse per fare campagne sul cambiamento climatico o sulla crisi della biodiversità, quando sappiamo già che la soluzione richiede di accontentarsi di restare, sprecare meno e vivere in modo meno stravagante?

Ho provato un senso di soddisfazione personale quando, dopo che l’attrice francese Marion Cotillard ha dato il suo sostegno “assoluto” al movimento ambientalista Les Soulèvements de la Terre mentre stava affrontando un’azione repressiva da parte del governo francese, le persone si sono rivolte ai social media per esprimersi in termini coloriti. (…) Se c'è una cosa per cui i francesi sono famosi, è la loro scarsa pazienza con le buffonate delle loro élite.

Su Twitter ho trovato la stessa cosa: la celebrità dello sport Gary Lineker ha pubblicato un'immagine allarmante delle attuali temperature nell'Europa meridionale con la didascalia: “Sì, fa un po' caldo, ma è estate. Continuiamo a trivellare per trovare nuovo petrolio. In ogni caso, chi ha a cuore i nostri figli e il futuro dei loro figli?”.

Il commento più apprezzato è stata una raccolta di tweet di Lineker sui suoi voli e sulla situazione in vari aeroporti, con la didascalia: "Come diavolo fai a decollare con un aereo ogni settimana senza nuovo petrolio, Gary?" (…)

Non si tratta solo di un paio di celebrità sprovvedute.

Se sei un professore universitario, un avvocato, un ricercatore in qualsiasi campo della “sostenibilità”, soprattutto in Occidente; se lavori per una ONG, o Dio non voglia per un governo, o se possiedi o gestisci un'azienda di moda "sostenibile" o un'attività di commercio equo e solidale, è probabile che il tuo livello di consumo sia molto più alto di quello che sarebbe effettivamente sostenibile per un ambiente sano. pianeta anche se fossimo solo un paio di miliardi, e superiore alla media mondiale odierna. Molto probabilmente sei un 10% globale, se non l'1%.

Lo sai: hai viaggiato. Hai visto gli indigeni la cui terra è devastata; hai visto l'estinzione degli ultimi animali selvatici, l'innalzamento dei mari, il ritiro dei ghiacciai, le foreste in fiamme... Senti di essere in una posizione migliore per mettere in guardia gli altri da tutto questo, perché l'hai visto. Ma il semplice fatto di averlo visto ti rende parte del problema, non parte della soluzione.

Se questo viaggio fosse una tantum, un requisito inevitabile del tuo lavoro, o implicasse vivere in un posto per molti anni senza lasciarlo molto... abbastanza giusto. Ma sappiamo che la maggior parte delle volte non è così. E, ancora una volta, non si tratta solo di viaggiare in luoghi lontani. Sono le grandi case e le ristrutturazioni, le seconde case degli “amanti della natura”, i bei vestiti, l'auto, elettrica e non (…)

L’eccessiva disuguaglianza e il consumo eccessivo sono due dei principali ostacoli al raggiungimento di un pianeta vivibile per tutti. Il fatto che gli ambientalisti li ignorino è imperdonabile.

Oltre al cambiamento sistemico, abbiamo bisogno di azioni individuali per ispirare gli altri e mostrare ciò che è possibile. Se nessuno cerca di essere sostenibile adesso, come potremmo sapere come sarebbe uno stile di vita sostenibile ? >>

GAIA BARACETTI

domenica 25 febbraio 2024

Appunti di Geo-Politica – (2)

Torno a parlare della situazione internazionale, perché il progressivo spostamento degli equilibri internazionali verso un sistema multi-polare, sta aumentando notevolmente le aree di tensione.
Tutte le opinioni sotto riportate sono tratte dal web. Buona lettura.
LUMEN


TERZA GUERRA MONDIALE
La “Guerra Grande” (cioè l'insieme dei conflitti attuali - NdL) ha la sua origine nella scelta occidentale, dunque in buona sostanza americana, di non cedere l’attuale supremazia su scala planetaria.
Una supremazia messa in discussione dall’emergere della Cina, dallo sviluppo dei BRICS, dal minor peso economico dell’Occidente complessivo, dall’evidente tendenza generale al multipolarismo, dall’insostenibilità di un sistema monetario dollaro-centrico.
A Washington hanno da tempo deciso di lottare per impedire il passaggio dal “nuovo secolo americano”, teorizzato venti anni fa, ad un sistema policentrico in cui dover ricontrattare i nuovi equilibri di potenza. E lo strumento principale di questa lotta, anche se di certo non l’unico, è quello militare.
Da qui la guerra in corso in Ucraina, da qui la tendenza generale alla guerra che permea tutto l’Occidente in questo preciso momento.
Tuttavia, la guerra non è mai un fatto esclusivamente militare. Non solo perché, come ci ricorda von Clausewitz, essa è “la prosecuzione della politica con altri mezzi”, ma anche perché nella guerra entrano in campo altri fattori, tra i quali l’economia, il commercio, le relazioni internazionali, le capacità propagandistiche e quelle relative all’egemonia culturale ed al consenso.
Chiamiamo quindi “Terza Guerra Mondiale” un periodo – nel quale siamo già entrati – caratterizzato dallo scontro, prevedibilmente sempre più violento, che potrà concludersi solo con la definizione di nuovi equilibri su scala planetaria e, a cascata, nelle diverse realtà regionali.
LEONARDO MAZZEI


DUE POPOLI DUE STATI
Due popoli, due stati e altre amenità. La popolazione di Israele è più che quadruplicata dal 1960 passando da 2 milioni a 9,6 milioni (...) densità 424 ab/kmq. La popolazione dei territori palestinesi è attualmente intorno ai 5,3 milioni (aumentata di oltre due volte rispetto al 1990) densità 730 ab/kmq.
Per confronto la densità di popolazione dell'Italia è 195 ab/kmq, qualle della Francia 100, quella dell'India 423 e quella degli Stati Uniti 40 ab/kmq.
Dunque la densità dell'insieme Israele-Territori ha una densità di popolazione superiore a quella dell'India, che però ha vaste zone fertili. Il territorio di Israele e Palestina è prevalentemente arido, in parte desertico (Negev).
La retorica ripetuta per decenni secondo cui gli israeliani "hanno fatto fiorire il deserto", nasconde una realtà ecologica molto meno edificante: hanno fatto fiorire il deserto grazie all'applicazione di tutte le tecniche dell'agricoltura industriale: petrolio, irrigazione, fertilizzanti e pesticidi.
Pratiche che sappiamo essere insostenibili nel lungo periodo e tanto più insostenibili quanto più aumenta la densità di popolazione. Fai aumentare il prezzo del barile (già aumentato da un paio di decenni), fai diminuire la disponibilità di acqua per fattori climatici e di sfruttamento intensivo e la retorica si rivela per quello che è. (...)
15 milioni di persone in continuo aumento (se continuasse al tasso attuale la popolazione raddoppierebbe in 35 anni) non possono vivere sul territorio di cui stiamo parlando. Le motivazioni psico-etnico-religiose per cui si scannano sono rilevanti fino ad un certo punto.
LUCA PARDI


RUSSIA E CINA
L'odierna intesa tra Russia e Cina è nata su presupposti anti-egemonici. Ha mosso i suoi primi passi contrastando il tentativo americano di acquisire la supremazia nucleare con il suo scudo antimissile, si è forgiata con l'espulsione degli USA dalle basi centro-asiatiche (…) ed oggi si nutre del mutuo interesse ad indebolire Washington, per sostenere le rispettive pretese in Europa e nel Pacifico. (...)
La Cina [però] potrebbe soddisfarsi del suo status quo di super-potenza, e cercare un accomodamento con gli USA a spese della Russia.
D’altro canto, la Russia potrebbe sviluppare una diffidenza dei motivi di Pechino e temere di essere sacrificata sull’altare della distensione sino-americana, diventando apertamente ostile agli interessi cinesi (forte anche dell’alleanza con l’India) in attesa di una 'proposta indecente' degli americani, che potrebbe benissimo arrivare [una volta] abbassatasi la tensione in Ucraina. (…)
Un domani Mosca potrebbe temere Pechino più di quanto teme Washington. Un domani, i cinesi potrebbero volersi spartire il mondo – o quantomeno l’Asia – con gli americani.
PIETRO PINTER


GUERRE SENZA FINE
Alcuni anni fa nei Balcani – per motivi politici ma anche religiosi – c’era un insanabile e sanguinoso contrasto fra due popolazioni. Tanto che lo scontro sembrava senza sbocco.
Fu a quel punto che un politologo americano (Luttwak?) disse qualcosa di tremendo. O, per lo meno, qualcosa di tremendo per chi non ha studiato storia.
Disse che quando c’è un serio contrasto fra due popoli sullo stesso territorio, se ne viene a capo soltanto se uno dei due popoli stermina l’altro, oppure se lo costringe a lasciare il territorio.
Finché ambedue sono in grado di combattere, e nessuno riconosce la vittoria dell’altro, la guerra rimane eterna.
GIANNI PARDO

sabato 17 febbraio 2024

Dalla Schiavitù al Genocidio

Sappiamo bene che la guerra è sempre stata una compagna inseparabile delle vicende umane.
Sembra però che, nel corso dei secoli, l'aumento dell'efficenza delle armi e della densità di popolazione ne abbiano modificato la funzione sociale, trasformandola da semplice mezzo per la cattura di schiavi, a strumento totale per la pulizia etnica.
Ce ne parla Ugo Bardi in questo post di argomento storico, tratto dal suo blog personale.
LUMEN



<< Gli esseri umani si sono sempre uccisi a vicenda con rabbia, ma gli stermini su larga scala sono rari nella documentazione storica fino a tempi relativamente recenti. Ciò è particolarmente vero per gli “stermini ideologici”, quegli eventi che vedono gli sterminati meritevoli del loro destino in quanto "subumani", “razze inferiori” o “animali umani”.

In epoca classica i nemici sconfitti non venivano quasi mai sterminati ma piuttosto trasformati in schiavi o assimilati. Secoli di agiografia cristiana hanno visto la storia dal punto di vista degli sterminati, celebrando le virtù dei martiri, ma non hanno mai suggerito che la vendetta fosse una risposta adeguata.

Persino le crociate (1095-1291), la paradigmatica guerra di religione, non miravano a sterminare i musulmani (anche se a volte è successo), ma piuttosto a convertirli al cristianesimo.

E poi le cose sono cambiate. Nel secolo scorso, abbiamo visto ogni guerra diventare una lotta metafisica del bene contro il male, con la parte perdente che meritava pienamente di essere sradicata ed eliminata.

Le guerre non vengono più dichiarate, i trattati di pace sono sostituiti dalla resa incondizionata, le popolazioni sconfitte vengono cacciate dalle loro terre, i loro leader vengono spesso giustiziati con o senza una parvenza di giusto processo. Il 20° secolo è stata una vera e propria fiera dello sterminio, con alcune delle uccisioni di civili più sanguinose ed estese mai registrate nella storia.

La crescente brutalità delle guerre moderne non ha cambiato l’atteggiamento degli occidentali, che continuano a considerarsi sempre superiori in termini morali. Tra coloro che hanno studiato gli stermini del XX secolo, Rudolph Rummel (1932 – 2014) ha fornito dati estesi e un termine da lui coniato, quello di “ democidio ”, per descrivere questi eventi.

Ma le sue conclusioni si limitavano all’idea semplicistica che i democidi sono qualcosa a cui si dedicano solo le dittature; le democrazie occidentali non lo fanno mai. Un’interpretazione sostenibile solo attraverso una definizione molto flessibile dei termini “democidio” e “democrazia”. (...)

Proviamo ad avere una visione a lungo termine. Abbiamo visto che nell'antichità gli stermini erano rari e sicuramente non dovevano essere un segno di virtù per gli sterminatori. Allora, quando sono apparse le visualizzazioni attuali? Penso che il punto di svolta possa essere identificato con l’inizio delle campagne di caccia alle streghe in Europa durante il XVI secolo.

Il punto cruciale della caccia alle streghe è che le streghe venivano giustiziate non per quello che facevano ma per quello erano. In altre parole, non era necessario che una strega avesse effettivamente commesso un delitto per essere punita; era sufficiente essere dichiarata strega da un tribunale. Se ci pensiamo, si tratta di una profonda perversione del concetto stesso di “giustizia”, ma è alla base di tutti gli stermini, delle pulizie etniche e simili. "Sei uno di loro, quindi meriti di morire." (…)

I dati mostrano che la “guerra dei trent’anni” (dal 1618 al 1648) è una delle prime guerre su larga scala. Sappiamo anche che si tratta di una delle prime guerre di sterminio ideologico. Ha visto protestanti e cattolici uccidersi felicemente a vicenda in Europa: due visioni del mondo incompatibili, in cui ciascuna parte bollava l’altra come malvagia.

Da lì in poi è stato tutto in discesa. Una parvenza di “onore” nei combattimenti è stata mantenuta fino all’inizio del XX secolo, e poi le guerre sono state completamente trasformate in imprese di derattizzazione, tranne per il fatto che nel ruolo dei ratti ci sono esseri umani.

Cosa è successo che ha causato questa trasformazione? Posso proporre tre spiegazioni.

Sovrappopolazione - La frenesia omicida degli ultimi secoli coincide con il rapido aumento della popolazione umana, con gli europei che si spostano in altri continenti e spostano o sradicano le popolazioni native alla ricerca di nuove terre. Questa idea fu successivamente descritta come la necessità di lebensraum (spazio vitale), spesso unita a una visione pseudo-scientifica che vedeva le “razze superiori” avere il diritto di sostituire quelle inferiori. (…)

Armi da fuoco - L’inizio dell’Era degli stermini coincide con la diffusione delle armi da fuoco. L’effetto potrebbe non essere tanto una questione di maggiore letalità ma di portata. Konrad Lorenz sosteneva nel suo libro “ Sull’aggressione ” (1963) che le armi che uccidono a distanza disattivano la capacità della parte sconfitta di inviare segnali di sottomissione ai vincitori. Con ciò scompaiono i meccanismi innati che impediscono agli esseri umani di uccidere un nemico sconfitto (almeno qualche volta).

La tipografia - In Europa gli stermini andarono parallelamente allo sviluppo della stampa e alla diffusione dei libri e, più tardi, dei giornali. Con questi strumenti, lo Stato poteva raggiungere un livello di controllo sui suoi sudditi prima impensabile. Poi, si è presto scoperto che il modo migliore per concentrare le risorse dello stato sulla guerra era quello di scatenare nella popolazione un delirio di odio contro gli stati esterni o i sottogruppi interni presentati come malvagi. Quello fu l’inizio della propaganda moderna, una tecnologia sviluppata per fare proprio questo su larga scala.

Se queste interpretazioni sono corrette, e potrebbero esserlo tutte e tre, allora ci troviamo in una situazione difficile. Tutte e tre le tendenze non solo sono ancora valide, ma stanno diventando sempre più importanti.

La popolazione umana continua ad aumentare. La capacità di uccidere a distanza è aumentata dalle armi da fuoco individuali ai bombardamenti aerei e ora ai droni assassini. La propaganda sta diventando sempre più radicata nella visione occidentale del mondo. (...)

Andiamo quindi verso un ulteriore aumento della tendenza allo sterminio? Ciò che vediamo in questo momento nel mondo sembra indicare esattamente questo. >>

UGO BARDI

domenica 11 febbraio 2024

Pensierini – LXVII

INFALLIBILITA' PAPALE
Il dogma dell'Infallibilità papale, formalizzato solo nell'ottocento ma con alle spalle una storia secolare, afferma che il Papa è infallibile (solo) quando si pronuncia “ex cathedra” e in questioni di dottrina e morale.
Qualcuno ha fatto notare che la definizione appare po’ criptica, perchè non è mai troppo chiaro quando un Papa si pronuncia effettivamente 'ex cathedra'. 
La critica è fondata, ma non credo che si tratti di un errore 'casuale'. Sono convinto che si tratti di una indeterminatezza VOLUTA, allo scopo di poter sempre modificare (o addirittura ribaltare) le affermazioni papali in caso di necessità.
La Chiesa Cattolica, infatti, si vanta di seguire norme eterne, perchè dettate da Dio e quindi immodificabili, ma, se si guarda bene, nella sua storia ha già fatto più giri di valzer di una coppia di ballerini.
LUMEN


EUTANASIA
Una buona legge sull'eutanasia (come quella, molto avanzata, vigente in Canada, che tante polemiche ha suscitato) mi sembra una semplice norma di civiltà, come quelle sul divorzio, sull'aborto, sulle unioni omosessuali eccetera.
Chi è d'accordo la usa, chi non è d'accordo non la usa.
Se pensiamo che in tanti Paesi, per motivi sostanzialmente religiosi, il suicidio è ancora considerato un reato (tanto da punire gli eventuali 'complici'), la differenza diventa ancora più abissale.
Ovviamente l'eutanasia deve essere una scelta consenziente e non forzata.
Ma ci possono essere situazioni nella vita (che non auguro a nessuno) in cui la sofferenza (soprattutto fisica) della vita è superiore a qualunque altro compenso.
Allora è giusto che ogni persona sia libera di scegliere la propria sorte.
Il suicidio è sempre esistito nella storia dell'uomo, ma i metodi utilizzati per togliersi la vita, in genere, sono di tipo violento e non fanno che aggiungere ulteriori sofferenze. L'eutanasia medica evita tutto questo.
LUMEN


DIRITTO NATURALE
Secondo i sostenitori del c.d. Diritto Naturale – risalente al pensiero greco antico e poi ripreso dal medioevo cristiano - il fondamento del 'diritto' sarebbero le norme della natura, basate sul principio latino del NEMINEM LAEDERE (non fare del male a nessuno).
Questa affermazione, però, non mi convince, perchè tutti gli esseri viventi, per poter sopravvivere, sono costretti a ledere qualcun altro. Quindi non è possibile seguire le leggi della natura e, nel contempo, proibire il danneggiamento altrui.
Ritengo pertanto che continui ad essere necessario il c.d. Diritto Positivo, quello convenzionale, che, basandosi sui costumi sociali, cerca di limitare alla meno peggio il comportamento naturale delle persone.
Ed infatti solo gli uomini possono avere un diritto, che è una limitazione della natura, mentre gli altri esseri viventi no.
Temo che il fascino del diritto naturale (ricercato a lungo come una panacea da tanti fiosofi e pensatori) stia nella speranza di trovare delle norme 'a priori' che ci tolgano la responsabilità di dover decidere 'da soli' quello che è bene e quello che è male.
Una cosa che ci provoca angoscia e confusione. Ma alla quale ci dobbiamo rassegnare.
LUMEN


SPECISMO UMANO
Che la popolazione umana sia eccessiva per la capacità di carico del nostro pianeta è un dato di fatto che nessuno può negare; e quindi è indispensabile che venga ridotta in modo significativo.
Se non vogliamo farlo per il benessere degli altri animali, come chiedono gli ambientalisti più radicali, visto che, tutto sommato, un po' di specismo umano è comprensibile (ed anche giustificato), facciamo per noi stessi.
Per vivere bene l'uomo HA BISOGNO di una certa quantità di natura libera.
Quindi, non vergognamoci se vogliamo fare le cose giuste per noi stessi, per egoismo di specie; però  facciamole.
LUMEN


DIZIONARIO DELLE SIGLE
ONU = Organizzazione di Nessuna Utilità
OPEC = Operatori Poco ECologici
UNESCO = UNione Emeriti SCOnosciuti
FAI = Forse Abbiamo Inquinato
LUMEN


PACIFISMO ATEO
Diceva Josè Saramago che “Il mondo sarebbe molto più pacifico se fossimo tutti atei”. E' un bella frase, ma io, pur essendo ateo, non ne sono molto convinto.
Certo, non sappiamo come sarebbe un mondo totalmente ateo, perché non è mai esistito, ma non credo che sarebbe molto pacifico, perché la violenza è insita nell'uomo e se non ci fosse la religione ad aizzarla e giustificarla, ci sarebbe qualche altra ideologia.
Oggi, gli atei (e gli agnostici) sono più pacifici dei credenti, perché sono una quota minoritaria della società, ed in genere sono più riflessivi.
Ma se fossero tutti dei  'non credenti', le cose sarebbero diverse.
LUMEN